Una sera d’estate mi stavo per addormentare quando ad un certo punto le mie orecchie sentono dalla televisione accesa le seguenti parole magiche: “la mummia di Ramses I… vicino alle cascate del Niagara!” Immaginate me, appassionata di antico Egitto sobbalzare dal letto e ascoltare l’incredibile VIAGGIO che ha fatto il sovrano.
Ramses I, vissuto tra il 1345 a.C. (1) e il 1290/1289 a.C. (2) e faraone della XIX dinastia egizia, fu sepolto nella Valle dei Re con un ricco corredo funerario, poi trasferito nella tomba dell’area Deir el-Bahri che l’avrebbe aiutato a proteggere il suo viaggio per l’Aldilà pieno di insidie e difficoltà (3).
Per gli antichi Egizi, una volta sigillata, la tomba doveva restare chiusa per sempre. A volte venivano collocate iscrizioni all’ingresso per avvertire che chiunque osasse entrare sarebbe andato incontro a gravi conseguenze. Ma questi moniti non hanno avuto molto successo (4). Infatti, tremila anni dopo quando gli egittologi vollero rinvenire la tomba di Ramses, il suo interno era vuoto, il corpo del re e tutto il suo sacro corredo funerario erano spariti! Ma non disperate perché la mummia del faraone ricomparirà “MAGICAMENTE” circa 50 anni dopo, non in Egitto, bensì tra USA e Canada e precisamente al Museo delle Cascate del Niagara.
Come è possibile che questo faraone leggendario sia finito dall’altra parte del mondo? (5)
Per svelare un mistero è necessario analizzarlo in diversi STEP! Partiamo quindi dall’Egitto, oserei dire insieme al faraone… ma ovviamente a sua insaputa!
Secondo l’egittologo Chris Naunton un ottimo indizio lo possiamo trovare in un’altra tomba reale, a pochi metri da dove fu sepolto Ramses I. Nonostante queste tombe fossero concepite come luogo dell’eterno riposo, furono sistematicamente violate. Infatti, 3000 anni fa l’Egitto non era un posto sicuro e le tombe dei re subivano spesso dei furti. Per i ladri era una TENTAZIONE IRRESISTIBILE sapendo che avrebbero trovato tanti oggetti di grande valore e soprattutto metalli preziosi.
A subire le peggiori conseguenze erano le mummie poiché venivano letteralmente fatte a pezzi per cercare oro e gioielli nascosti all’interno.
Quindi, per correre ai ripari, progettisti e costruttori dell’epoca scelsero una nuova area destinata ad accogliere la tomba del sovrano perché, proprio a causa dei ladri, furono costretti a spostare Ramses e anche altri sovrani della 18esima, 19esima e 20esima dinastia. Avevano ideato un vero e proprio NASCONDIGLIO SEGRETO, oserei dire anonimo e non degno per i faraoni. In particolare, secondo gli esperti attuali questo luogo si trova nella parte più remota della Valle dei Re, ossia l’area già precedentemente citata di Deir el-Bahri.
Eppure, nonostante la meticolosa scelta, i ladri purtroppo arrivarono a capire il luogo preciso!!
Nel XIX secolo due fratelli della famiglia Abd el-Rasul, mentre facevano pascolare le loro capre, si dice ma non è certo, avessero scoperto un pozzo che poi li avrebbe condotti in una grotta piena di tesori e di sarcofaghi.
A questo punto potete immaginare il loro stupore e la loro contentezza nell’avere una sorta di “BANCOMAT” a portata di mano, del quale, quando avevano bisogno di soldi, potevano usufruire prelevando oggetti di grande valore per poi venderli al miglior acquirente presso il mercato di Luxor!
Ma, l’afflusso di oggetti antichi venduti dai due fratelli non passa inosservato e vengono pedinati finché non emerge la verità. Quando gli egittologi, nel 1817, vanno nel “nascondiglio segreto” trovano il figlio Seti I e il nipote Ramses II, ma nessuna traccia di Ramses I. All’interno, infatti, è stato trovato un sarcofago vuoto che riportava il nome del faraone mancante e delle bende; sicuramente un possibile indizio della sua presenza. Per i due fratelli era sicuramente stato facile trovare l’acquirente ma trasportare un corpo da una grotta fino a Luxor, invece, era problematico. Si deduce facilmente che da soli non potevano farcela e quindi forse avevano dei COMPLICI (6). Un aspetto fondamentale da tener presente… che ci servirà a svelare il mistero.
E quindi dov’era finito il nostro faraone?
“Semplice”! Tra i registri del Museo delle cascate del Niagara (Niagara Falls Museums (7)) vi è un indizio che potrebbe spiegare che cosa è accaduto. Intorno al 1860 il museo ha stipulato un contratto con il medico canadese, nonché uomo d’affari, James Douglas perché procurasse delle mummie e dei sarcofagi. Nello specifico, egli agiva come INTERMEDIARIO comprando reperti antichi per poi inviarli in Europa o in Nord America, e sicuramente nel 1860 si trovava in Egitto in cerca di tesori da acquistare.
Ma c’è da chiedersi: chi gli ha dato questa opportunità? Chi gli ha venduto i preziosi reperti egizi?
Ebbene, Douglas teneva un diario che ha permesso agli storici di formulare un’ipotesi affascinante. Esso contiene una transazione avvenuta poco dopo lo svuotamento del sarcofago del faraone e il medico canadese incontra a Luxor un certo Mustapha Agha. Infatti vi era scritto: “Durante la mia ultima visita mi sono procurato una bella mummia per il Signor Barnett per il museo di Niagara per ben 7 STERLINE”. Al cambio attuale sarebbero circa 1000 dollari: una somma ridicola rispetto al suo valore inestimabile!!!
Ma qui viene il bello: “Chi forniva a Mustapha Agha i reperti? Ebbene si è scoperto che furono i due fratelli, i pastori visti precedentemente, che risultavano essere COMPLICI!! Roba da non credere.
Una volta che la mummia fu consegnata a Douglas, attraversò poi l'Atlantico e venne venduta ed esposta nel Museo delle Cascate del Niagara gestito da Sydney Barnett, figlio del fondatore del museo Thomas Barnett (1799 - 1890) (8).
Chissà quanti turisti devono aver guardato a bocca aperta (a loro insaputa) le spoglie terrene di uno degli uomini più ricchi e potenti del suo tempo (9).
Dopo circa 140 anni UNA SOLA PERSONA si accorse della “Royal mummy” ossia l'uomo d'affari canadese William Jamieson, che, nel 1999, ha provveduto all’acquisto della sospetta mummia reale (e di tutta la collezione del museo), poi rivenduta al Michael Carlos Museum dell'Emory University di Atlanta, per la somma principesca di 2 milioni di dollari (10).
Grazie ai ricercatori della Emory University si riuscirono ad eseguire tutti i tipi di TEST SUI RESTI mummificati ben conservati. Le scansioni TC e i raggi X hanno fornito una grande quantità di informazioni e un campione del suo DNA è stato estratto da uno dei suoi denti. Inoltre, le mummie di suo figlio (Seti I) e suo nipote (Ramses II) erano a loro volta intatte ed esposte e la mummia delle Cascate del Niagara poteva essere misurata e paragonata a loro (11).
Gli studiosi conclusero che si trattava appunto di Ramses I, notizia tra l’altro confermata anche dal ministro delle Antichità egiziano Zahi Hawass che ha dichiarato la mummia "un re al cento per cento" (12).
E così, il 24 ottobre 2003, la mummia reale fu rispedita in Egitto ed è riposta oggi al museo di Luxor.
Si può dire quindi che Ramses I è il faraone che ha viaggiato di più nella storia, “intraprendendo” un viaggio caratterizzato dal passaggio di tante mani diverse ma che lo ha riportato a casa per riposare in pace per sempre (13).
Alla prossima.
Aria Shu.
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Note dell’articolo:
(1) Kenneth A. Kitchen, Il Faraone trionfante, Laterza, Bari (1994). p.29.
(2) Jürgen von Beckerath, Chronologie des Äegyptischen Pharaonischen, Mainz: Phillip von Zabern, 1997, p. 190.
(3) Dal documentario FOCUS del 15-07- 2022, I segreti delle mummie. Gli esperti cercano di risolvere il mistero di una mummia che ha fatto il giro del mondo. Un falso faraone?
(4) Dal documentario FOCUS del 15-07- 2022, I segreti delle mummie. Gli esperti cercano di risolvere il mistero di una mummia che ha fatto il giro del mondo. Un falso faraone?
(5) Dal documentario FOCUS del 15-07- 2022, I segreti delle mummie. Gli esperti cercano di risolvere il mistero di una mummia che ha fatto il giro del mondo. Un falso faraone?
(6) Dal documentario FOCUS del 15-07- 2022, I segreti delle mummie. Gli esperti cercano di risolvere il mistero di una mummia che ha fatto il giro del mondo. Un falso faraone?
(7) Dal sito del Museo delle cascate del Niagara, link: https://niagarafallsmuseums.ca/discover-our-history/barnett-guest-register
(8) Articolo di Mark Rose, Mystery Mummy, link: https://archive.archaeology.org/0303/abstracts/mummy.html, rivista Archeology, Vol. 56, n.2, 2003.
(9) Articolo di Mark Rose, Mystery Mummy, link: https://archive.archaeology.org/0303/abstracts/mummy.html, rivista Archeology, Vol. 56, n.2, 2003.
(10) Articolo di Lyndsi Bourgon, link: https://www.theglobeandmail.com/arts/television/bill-jamieson-was-a-treasure-hunting-rarity/article4260507/
(11) Articolo di Mark Rose, Mystery Mummy, link: https://archive.archaeology.org/0303/abstracts/mummy.html, rivista Archeology, Vol. 56, n.2, 2003.
(12) "Egypt's 'Ramses' mummy returned", BBC, 26-10-2003. Retrieved 2008-04-13, An ancient Egyptian mummy thought to be that of Pharaoh Ramses I has returned home after more than 140 years in North American museums.
(13) Dal documentario FOCUS del 15-07-2022, I segreti delle mummie. Gli esperti cercano di risolvere il mistero di una mummia che ha fatto il giro del mondo. Un falso faraone?
Fonti articolo:
-"Egypt's 'Ramses' mummy returned", BBC, 26-10-2003. Retrieved 2008-04-13, An ancient Egyptian mummy thought to be that of Pharaoh Ramses I has returned home after more than 140 years in North American museums.
- Dal sito del Museo delle cascate del Niagara, link: https://niagarafallsmuseums.ca/discover-our-history/barnett-guest-register
-Articolo di Mark Rose, Mystery Mummy, link: https://archive.archaeology.org/0303/abstracts/mummy.html, rivista Archeology, Vol. 56, n.2, 2003.
-Articolo di Lyndsi Bourgon, link: https://www.theglobeandmail.com/arts/television/bill-jamieson-was-a-treasure-hunting-rarity/article4260507/
-Kenneth A. Kitchen, Il Faraone trionfante, Laterza, Bari (1994). p.29.
-Jürgen von Beckerath, Chronologie des Äegyptischen Pharaonischen, Mainz: Phillip von Zabern, 1997, p. 190.
-Dal documentario FOCUS del 15-07-2022, I segreti delle mummie. Gli esperti cercano di risolvere il mistero di una mummia che ha fatto il giro del mondo. Un falso faraone?
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