Ebbene sì, bisogna ammetterlo: fin da piccola sono sempre stata attratta dai film della saga di Indiana Jones e credo di aver rivisto I predatori dell’Arca perduta almeno una decina di volte; a tal punto da ricordarmi le battute. Poi ovviamente ho dovuto DISINTOSSICARMI! Ma ora ci risiamo e mi ritrovo, a distanza di anni, a parlare del misterioso oggetto, ossia dell’Arca dell’Alleanza!
Come per il Santo Graal, si potrebbe considerare come uno dei reperti più ricercati e sfuggenti della storia. Fu citata per la prima volta nell’Antico Testamento e in particolare nell’Esodo, nel quale venne descritta come una cassa in legno d’acacia rivestita d’oro, sopra la quale erano poste due statue di angeli cherubini. All’interno si trovava: un vasetto d'oro contenente della manna; la verga (bastone) di Aronne (1) e le due tavole dei DIECI COMANDAMENTI che, secondo la tradizione, sono state incise da Dio e consegnate a Mosè sul Monte Sinai (2). In seguito, il racconto biblico narra che essa fu trasportata di peso dagli israeliti nel deserto fino ad arrivare al Tempio di Salomone a Gerusalemme, dove fu poi depositata.
Si può facilmente comprendere, quindi, che è un oggetto di grande valore divino che non poteva non avere POTERI STRAORDINARI come provocare disastri e infliggere sconfitte ai nemici degli ebrei (3).
Molte persone tra cui: archeologi, studiosi, ricercatori, fino ad oggi l’hanno cercata invano per secoli... Ma dov’è finita? Che sia perduta per sempre come suggerisce il titolo del film di Indiana Jones?
Ebbene percorriamo insieme ALCUNE IPOTESI su dove si sia cacciato questo affascinante oggetto!
1. Secondo alcuni storici biblici essa sarebbe andata distrutta nel 587 a.C. ossia quando i BABILONESI andarono a Gerusalemme e demolirono il Tempio;
2. Altre persone sostengono che l’Arca fu tolta prima che i Babilonesi arrivassero in città. A tal proposito nella Bibbia, e in particolare nel Secondo Libro delle Cronache, si legge: “L’anno quinto del regno di Roboamo, SISAC, Re d’Egitto marciò contro Gerusalemme, perché i suoi abitanti si erano ribellati al Signore (…) prese i tesori del tempio e i tesori della reggia, li vuotò. Prese anche gli scudi d'oro fatti da Salomone.” (4). Quindi Sisac forse ha portato via anche l’Arca.
3. Un’altra ipotesi è che potrebbero averla prelevata i CAVALIERI TEMPLARI, i quali l’avrebbero sapientemente nascosta in un sotterraneo del Tempio e poi trasportata altrove, ovviamente in un luogo super segreto (5)!!
4. Intorno al 1760 l’archeologo James Bruce, nonché pioniere di esplorazioni africane, trovò un nesso tra gli ebrei e l’ETIOPIA attraverso la scoperta di un documento. Nello specifico, secondo il testo la regina etiope Saba avrebbe avuto un figlio dal re Salomone e lo chiamò Menelik e pare che nel 950 a.C. quest’ultimo rubò l’Arca dal Tempio per portarla nel suo Paese.
Di recente il giornalista e scrittore scozzese Graham Hancock decise di indagare a fondo rispetto a questo ritrovamento dell’archeologo. Così si recò in Etiopia, e precisamente ad AXUM, dove ha condotto per due anni delle ricerche ma dai risultati ahimè includenti. Infatti, gli è stato impedito di entrare nel Tempio della città e di poter vedere l’Arca poiché il guardiano dell’edificio disse che nessuno oltre lui poteva vedere l’oggetto tanto agognato (6).
Ma a questo punto mi chiedo: Chi dice che il tempio contenga l’Arca? D’altronde il guardiano non fornisce una prova concreta e in questo modo si potrebbe anche dubitare della sua esistenza.
5. Il docente di Esegesi del Primo Testamento Gianantonio Borgonovo dell’Università Cattolica di Milano, sostiene che l’Arca NON sarebbe in realtà un OGGETTO vero e proprio! Secondo lo studioso ogni narrazione ha sicuramente un nesso con la realtà, con la storia, ma in questo caso è difficile da trovare! Infatti essa è stata nominata dal profeta GEREMIA ma solo quando il suo testo è stato rinvenuto e poi corretto un secolo dopo che il Tempio era stato distrutto e anche nei testi biblici viene citata soltanto in seguito alla distruzione dell’edifico, ossia quando l’Arca era sparita.
Forse potrebbe quindi essere che tale oggetto sia solo una leggenda, un’immagine CARICA indubbiamente di simboli che diventò poi parte della tradizione cristiana (7).
Ma perché si doveva scegliere proprio questo oggetto per contenere le tavole dei comandamenti?
Lo scrittore svizzero Erich von Däniken, noto per i suoi libri di archeologia misteriosa, sostenne che l’Arca dell’Alleanza era una RADIO TRASMITTENTE che Mosé utilizzava per comunicare con Dio e gli antichi alieni dalla loro navicella spaziale (8).
Un'altra ipotesi più “tradizionale” è che gli israeliti fossero influenzati dall’arte EGIZIA. Nel 1922 nella Valle dei Re in Egitto, la tomba reale del faraone Tutankhamon fu aperta da Howard Carter e Lord Carnarvon (9). Tra i manufatti c'era un'ARCA PROCESSIONALE, catalogata come Santuario di ANUBI.
Quasi subito dopo la pubblicazione delle fotografie alcuni sostenevano che tale reperto fosse proprio l'Arca dell'Alleanza, mentre per altri è solo somigliante, forse per le caratteristiche che li accomuna. In particolare il manufatto egizio è costruito in legno, intonacato e dorato, conservato all'interno di una tomba sacra, che funge come guardia del tesoro del sepolcro (10).
Altro aspetto in comune tra l’Arca dell’Alleanza e la cultura egizia, lo possiamo trovare tra le pareti del colonnato del palazzo di Ramses II, a Luxor, sulle quali viene raffigurata la FESTA DI OPET (11). Si nota che in questa rappresentazione vi è un disegno simile ad un’arca sollevata che, grazie a delle aste, viene trasportata sulle spalle di un gruppo di sacerdoti.
Ma cosa contenevano queste imbarcazioni egizie in miniatura?
Ebbene, ci sono delle piccole riproduzioni in pietra delle divinità del pantheon egizio il che rendono la piccola barchetta piena di simbologia divina. Una somiglianza notevole se pensiamo che dentro all’Arca dell’Alleanza vi è del materiale di una altrettanta divinità.
TIRIAMO LE SOMME! Tra questa miriade di ipotesi, che dire? Non posso affermare che non esiste l’Arca ma nemmeno il contrario. Quindi rimango comunque nel dubbio fintanto che non viene scoperta CON PROVE concrete. Però indubbiamente c’è da dire che il manufatto è stato probabilmente costruito con le influenze culturali egizie o comunque del posto, a prescindere dal suo presunto potere soprannaturale.
Alla prossima.
Aria Shu.
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Note dell’articolo:
(1) Sacerdote israelitico e fratello di Mosè.
(2) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 52.
(3) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 52.
(5) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 52.
(6) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 52.
(7) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 53.
(8) Polidoro, M., Gli enigmi della storia. Un'indagine storica e scientifica da Stonehenge al Santo Graal, Piemme, Milano, 2003, p. 35.
(9) Per approfondimenti si veda mio articolo: https://www.mondidiaria.com/post/tutankhamon-il-mistero-della-morte-del-faraone-bambino-e-della-sua-maledizione
(11) Ricorrenza sacra dedicata ad Amon, dio ariete di Tebe.
Fonti articolo:
-Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020.
-Polidoro, M., Gli enigmi della storia. Un'indagine storica e scientifica da Stonehenge al Santo Graal, Piemme, Milano, 2003.
-Per approfondimenti si veda mio articolo: https://www.mondidiaria.com/post/tutankhamon-il-mistero-della-morte-del-faraone-bambino-e-della-sua-maledizione
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