La prima volta che ho visto la maschera d’oro di Tutankhamon mi sono detta: “Wow… questo faraone dev’essere stato un bel ragazzo, forse dal portamento elegante”. Ebbene alla fine questo mio pensiero fu “distrutto” quando ho scoperto che in realtà il vero volto del faraone bambino, diciamo, non era proprio bellissimo… Tra l’altro a mio stupore scopro, e ammetto con un po’ di disgusto, che era nato da un INCESTO, ossia dall’unione tra un fratello e una sorella (1) e precisamente: dal faraone Akhenaton famoso per aver fatto sostituire la religione degli antichi con il culto di Aton e dalla madre Kiya, la seconda Grande Sposa reale che subentrò alla prima moglie, Nefertiti (2).
Da questo rapporto incestuoso nel 1341 a.C. nacque Tutankhamon, che morì improvvisamente nel 1323 a.C. a soli 18 anni!!! Molti studiosi indagarono sulla sua morte e all’inizio credettero che fu ASSASSINATO poiché avevano trovato, sul cranio della mummia, una ferita dovuta ad un colpo violento. Ma successivamente si è compreso che forse il danneggiamento era stato causato durante o subito dopo la mummificazione! Quindi l’ipotesi dell’omicidio fu accantonata e invece prevalse quella secondo cui Tutankhamon, essendo nato da un incesto, fosse stato stroncato da innumerevoli PROBLEMI DI SALUTE!! Infatti, per tutta la sua vita aveva sofferto di diversi handicap, tra cui: la malformazione al palato, un piede sinistro storto che gli rendeva difficoltoso camminare e altre problematiche ormonali. Di recente, dopo varie consultazioni con esperti italiani e svizzeri, gli scienziati hanno scoperto che a causa di una frattura, la gamba destra era già in cancrena il giorno prima della sua morte! Quindi dovrebbe essere deceduto per una semplice gamba rotta (3)!
Purtroppo Tutankhamon, anche se fu faraone a soli 9 anni, non divenne certo famoso per qualche impresa gloriosa compiuta in vita bensì per una presunta MALEDIZIONE, forse lanciata da lui verso chiunque violasse la sua mummia. Certo, se ci pensiamo, a nessuno piacerebbe che un ladruncolo venga a disturbare il nostro sonno eterno e tanto meno a mettere le mani suoi nostri oggetti che con tanta cura parenti ed amici hanno sistemato nella nostra casetta funeraria!
Per questo il sovrano ebbe la reputazione di “faraone maledetto” e, grazie all’accanimento dell’egittologo Howard Carter, nel 1922 si riuscì a fare una scoperta clamorosa presso la Valle dei Re. In particolare, rispetto alle tombe vicine che erano state saccheggiate e derubate delle loro ricchezze, questa volta aveva trovato la tomba di Tutankhamon quasi intatta (4).
Di fronte a questo meraviglioso ritrovamento, il mondo rimase oserei dire incantato dai TESORI presenti nel sepolcro: dal sarcofago d’oro alla famosa maschera funeraria e poi scrigni preziosi, vasi d’alabastro, gioielli e tante altre cose (5). Una tomba tutta da invidiare per noi comuni mortali ma con la particolarità che, come già detto, esiste un malocchio!!
Secondo la leggenda, la tomba era protetta da una maledizione fatale per chiunque l’avesse violata, che si dice sia contenuta nei geroglifici scritti sul sigillo posto all’ingresso: “La morte colpirà con le sue ali chiunque disturberà il sonno del faraone” (6). Ed ecco che a seguito della scoperta del sepolcro egizio ci furono delle MORTI SOSPETTE: il ricco nobile inglese Lord Carnarvon, finanziatore di questa spedizione archeologica, morì dopo 4 mesi dal famoso ritrovamento per una puntura di zanzara. Poi altri decessi furono quelli dei parenti del Lord, amici dell’archeologo Carter, altri studiosi che hanno lavorato sul posto (7) ed accaddero tutti negli anni che seguirono.
Ovviamente questi decessi furono un BOCCONCINO ghiotto per la stampa e per coloro che erano appassionati di paranormale, come lo scrittore Arthur Conan Doyle (creatore di Sherlock Holmes) che paradossalmente era appassionato di spiritismo, oppure la scrittrice Agatha Christie, la quale ha offerto una interpretazione più concreta di fronte ad una nuova avventura del suo investigatore immaginario Hercule Poirot (8).
Tutto molto affascinante, davvero! Ma sarà veramente così? Ok, scrolliamoci per un momento il fascino della leggenda e volgiamo il nostro sguardo ad altre spiegazioni alternative, tanto male non fa!
Innanzitutto scienziati e compagnia bella affermano che non esiste nessuna iscrizione sul sigillo posto all’ingresso dove ci sia scritta una maledizione ed invece hanno trovato espressioni di benvenuto che gli dei dedicano al faraone bambino. Questo messaggio stava ad indicare non tanto che gli antichi Egizi volevano scacciare i possibili ladruncoli di tombe, ma erano più preoccupati che il sovrano facesse un buon viaggio nell’oltretomba (9).
A questo punto mi chiedo: “Ma le morti sospette, quindi, sono realmente successe?”
Altroché! Da che mondo e mondo noi tutti, compresi i faraoni, siamo soggetti al ciclo di vita e morte poiché la Morte non risparmia veramente nessuno e questa è l’unica certezza assoluta! Ma il dubbio sta: QUANDO sono avvenuti i decessi? Veramente in seguito alla scoperta della tomba?
Dunque, il riccone e finanziatore della spedizione Lord Carnarvon era già ammalato quando era arrivato in Egitto e l’infezione da una puntura di zanzara lo aveva debilitato ancora di più provocandogli una bella polmonite mortale! Tra l’altro lui non era neanche presente quando la tomba fu scoperta ed era morto già da un anno quando gli scavi raggiunsero il sarcofago. I decessi invece delle altre persone sono avvenuti in media 24 ANNI DOPO l’inizio dei lavori. Qui sotto ti riporto una fantastica tabella presa da Wikipedia che descrive, in modo sintetico e chiaro, tutte le morti dei partecipanti che accaddero diversi anni successivi alla scoperta.
Quindi dopo tutto questo discorso viene da chiedersi: “Chi ha INVENTATO la maledizione? Sicuramente non il povero Tutankhamon, ma potrebbe essere stata una trovata pubblicitaria di non so chi risalente alla scoperta della tomba (10); oppure si potrebbe pensare allo stesso Carter poiché, quando ci fu il ritrovamento, il sito fu letteralmente assalito da giornalisti e curiosi provenienti da tutto il mondo.
In conclusione, quindi, alla fine della corsa, tra varie supposizioni il filo conduttore potrebbe essere quello di avere una certa notorietà! D’altronde gli antichi Egizi hanno da sempre suscitato fascino e mistero ma questo non significa che dobbiamo RICAMARCI sopra e approfittare del loro charme che poi, non si sa mai, potremmo essere vittima di qualche STRANO intoppo della vita!
Alla prossima.
Aria Shu.
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Note dell’articolo:
(4) Le Carrer O. & Le Carrer, S., Atlas des lieux maudits, FLAMMARION, Parigi, 2013, trad. it. Atlante dei luoghi maledetti, Bompiani , Milano, p. 40.
(6) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 49.
(7) Le Carrer O. & Le Carrer, S., Atlas des lieux maudits, FLAMMARION, Parigi, 2013, trad. it. Atlante dei luoghi maledetti, Bompiani , Milano, p. 40.
(8) Le Carrer O. & Le Carrer, S., Atlas des lieux maudits, FLAMMARION, Parigi, 2013, trad. it. Atlante dei luoghi maledetti, Bompiani , Milano, p. 40.
(9) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 50.
Fonti articolo:
Le Carrer O. & Le Carrer, S., Atlas des lieux maudits, FLAMMARION, Parigi, 2013, trad. it. Atlante dei luoghi maledetti, Bompiani , Milano.
Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020.
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