
A prima vista sembra un semplice recipiente, indubbiamente antico, usato, ma pur sempre un contenitore di qualcosa. Un oggetto che non richiamerebbe lโattenzione di nessuno. Eppure il Fuente Magna (noto pure come il Vaso Fuente) รจ una ciotola massiccia in pietra, molto grande, con figure antropomorfe e zoomorfe in rilievo allโesterno e incisioni allโinterno (1). Per via di una serie di โstraniโ dettagli, ancora oggiย รจ la protagonista di numerose discussioni e non รจ un caso che sia stata paragonata al vaso di Pandora (2). Infatti, come questo oggetto mitologico รจ stato scoperchiato facendo uscire I MALI DEL MONDO, cosรฌ il ritrovamento del Vaso Fuente ha dato sfogo alle teorie piรน disparate!!
Sul vaso in questione sono stati incisi bassorilievi zoomorfi raffiguranti rane e serpenti, ma anche presunte scritte in lingue antiche, di cui una piccola parte del vaso presenta iscrizioni con caratteri cuneiformi, simili alla SCRITTURA SUMERA (3)!


La storia del vaso inizia nel 1950, ossia quando un BRACCIANTE agricolo lo trovรฒ arando un appezzamento di terreno presso il Lago Titicaca, in Bolivia. Purtroppo, egli non sapeva che fosse un manufatto importante, tanto da usarlo come un comune contenitore. Ma il proprietario della tenuta di Hacienda Chua, che ha compreso che si trattava di un oggetto prezioso, nel 1960 contattรฒ il comune di La Paz e lo consegnรฒ, in cambio di terreni vicini alla cittร .
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Il primo ad interessarsi allโoggetto in questione fu lโarcheologo Max Portugal Zamora, il quale lo portรฒ al Museo de los Metales Precipsos e lo fece restaurare. Il ricercatore, dopo vari tentativi di tradurre le parole incise nella sua parte interna, non arrivรฒ a nessuna conclusione, ma comprese solo che probabilmente il vaso fu costruito non meno di 3000 anni prima di Cristo (4).
In seguito il vaso fu messo assieme a tanti altri oggetti nei magazzini del museo e finรฌ per essere dimenticato per circa quarantโanni.
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Ad un certo punto, non si sa come, alcuni studiosi ne vennero a conoscenza e furono molto incuriositi per le INCISIONI che ne riempivano lโinterno. Da un primo esame concordarono che si trattasse di un oggetto molto antico e poi, con un esame piรน approfondito, ipotizzarono che una parte delle incisioni somigliavano in modo impressionante alla scrittura sviluppata dai Sumeri circa 5000 anni fa nella regione dell'attuale Iraq. Essa รจ considerata una delle prime forme simboliche utilizzate dall'umanitร .

Direi sorprendente! Ma come รจ possibile che unโiscrizione in cuneiforme sia incisa su un recipiente trovato vicino al lago Titicaca, in Bolivia, a migliaia di chilometri di distanza dalla Mesopotamia?
Dopodichรฉ, il reperto fu preso in considerazione dai due ricercatori Bernardo Biadosย e Freddy Arce Heguero, che si recarono nella localitร del ritrovamento. Qui incontrarono il novantaduenne Maximiliano,ย il quale, oltre a riconoscere lโoggetto, dichiarรฒ che a suo tempo aveva usato la ciotola come โCATINO PER MAIALIโ quindi lโaveva destinato come abbeveratoio per queste bestioline (5).

Fu poi lโesperto in iscrizioni antiche Clyde Ahmed Winters ad affermare che lo scritto aveva caratteri simili a quelli di etnie afro-mediorientali, MOLTO SOMIGLIANTI a quelli del sumero antico, del dravidico indiano, dellโelodia iraniano e del berbero libico di 5000 anni fa. Lo scritto del Vaso Fuente rimandava, per lo studioso, alla cultura dei popoli situati su territori quasi opposti rispetto al luogo del ritrovamento del reperto (6).
Inoltre lโautore, DECIFRANDO le iscrizioni, scoprรฌ che il vaso era usato per le offerte sacrificali alla Dea della fertilitร e abbondanza sumerica Ni-Ash (o Nia o Nammu) che, secondo la mitologia, aveva dato vita al cielo e alla terra. Le iscrizioni erano preghiere per invocare benedizioni, purificazione e ringraziamenti alla Dea affinchรฉ portasse gioia, luce, prosperitร , forza e saggezza (7).

Questa รจ, ovviamente, unโopinione diย Winters, ma ancora oggi non abbiamo certezze sui significati degli scritti riportati allโinterno del reperto. Questo per dirvi che sono state formulate altre ipotesi a riguardo: ย
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1. Come sostiene il ricercatore giร citato Bernardo Biados, i Sumeri erano anche noti per essere grandi navigatori e quindi, nel 2500 a.C., avrebbero circumnavigato lโAfrica e raggiunto lโIndia per il commercio di metalli preziosi e tessuti e poi, accidentalmente si sarebbero spinti in Sud America. ร possibile che abbiano deciso di rimanere nella nuova terra, risalendo fino in Bolivia e influenzando la lingua e le religioni locali (8).
Personalmente non escludo questa ipotesi, perรฒ se non si trovano prove concrete del contatto tra le due culture, non possiamo comunque dirlo con certezza.

2. Unโaltra ipotesi suggerisce che il vaso potrebbe essere un falso, dato che su di esso sono stati incisi differenti rappresentazioni di culture diverse. Tuttavia, studi piรน approfonditi hanno confermato lโautenticitร del manufatto (9).
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3. Ovviamente in questa โlista della spesaโ non potevano mancare le Teorie degli antichi Astronauti, capitanate dallo scrittore Zecharia Sitchin, secondo cui si ipotizza un contatto tra civiltร extraterrestri e civiltร megalitiche europee e mondiali, Sumeri, Egizi, civiltร dell'India antica, Ebrei e civiltร precolombiane (10).
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4. (la mia ipotesi) In definitiva ancora oggi non sappiamo effettivamente perchรฉ su un reperto del Sudamerica ci siano caratteri cuneiformi, simili alla scrittura sumerica. Certo รจ che non sappiamo cosa sia scritto effettivamente sullโoggetto e nessuno quindi sa con certezza il contenuto nรฉ chi lโha inciso. Quindi mi sorge una domanda: se รจ cosรฌ chiaro che si tratti di scrittura cuneiforme, perchรฉ NON ESISTE un parere unanime sulla traduzione? Eppure nel mondo ci sono molti esperti nel campo!
Allora i segni incisi corrispondono veramente a quella scrittura? A questo punto mi viene in mente unโunica spiegazione: che in realtร si tratti di molti triangoli e linee rette incise solo per scopo decorativo. Coloro che sono del parere che i Sumeri abbiano avuto contatto con i boliviani dellโepoca, forse vedono questi segni come il cuneiforme, nello stesso modo in cui altre persone religiose possono vedere, in una fetta di pane tostato o tra le nuvole, la faccia di Gesรน.
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A prescindere dalle mie considerazioni rimango comunque speranzosa che un giorno la scienza scopra dei reperti che confermino in modo indiscutibile il contatto tra due culture lontanissime.
Per ora accontentiamoci di rimanere nel dubbio e di considerare il Vaso Fuenteย un OOPArt, di cui io sono tanto appassionata!!
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Alla prossima.
Aria Shu.
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