
Come in un film di fantascienza, oggi faremo un viaggio pieno di insidie e difficoltà, poiché l’oggetto di studio è tutt’ora un argomento che provoca discussioni abbastanza accese. Visto che io sono un po’ temeraria, mi piace buttarmi a capofitto in un mare in tempesta. Altrimenti che scrivo a fare?!
Sbirciando su internet ho trovato delle immagini di antiche statuine dalle sembianze alquanto bizzarre, in parte umane e in parte RETTILI. Sembra a primo impatto la rappresentazione di creature appartenenti ad un altro mondo, con le loro abitudini, usanze e tradizioni; proprio come noi… Che dire: tutto molto affascinante.
Ma dove sono stati trovati questi insoliti manufatti?
Ebbene il primo grande scavo è avvenuto nel 1919, condotto prima dall’archeologo Henry Hall e in seguito dall’archeologo Leonard Woolley (1) presso il sito chiamato Tell Al’Ubaid (odieno Iraq), che offre il nome ad una cultura protostorica chiamata Al Ubaid (2). Questo luogo non è altro che un piccolo TUMULO di circa mezzo chilometro di diametro e due metri dal suolo. Gli studiosi hanno rinvenuto statuette maschili e femminili in diverse posizioni, risalenti a circa 7000 anni fa e in particolare appartenenti al periodo Ubaid 4 (3), ossia tra il 4500-4000 a.C.

Ma veniamo al dunque: che cos’hanno di così speciale queste statuette da essere oggetto di numerosi dibattiti?
Bè lo si capisce benissimo dal loro aspetto che, ancora oggi, come ho già detto poc’anzi, costituisce un mistero impenetrabile per studiosi, ricercatori e archeologi.
Questi antichi reperti sono alti tra i 10 e i 15 centimetri e ritraggono delle creature antropomorfe in tutto tranne che per il volto, che è caratterizzato da strane sembianze da rettile; forse rappresentano lucertole o serpenti. Per quanto riguarda il cranio, esso è allungato così come lo sono anche i loro occhi, molto larghe la bocca e le spalle.
Un altro aspetto che ha attirato la mia curiosità è il loro abbigliamento: alcuni portano sulla testa una sorta di COPRICAPO, forse i vestiti che indossano sono decorati con gioielli. Sul loro corpo sono stati riprodotti dei disegni, che forse fanno sempre parte dell’abito (?). Essi sono sia uomini sia donne, distinguibili da pochi particolari ma quello più sconcertante è che alcune creature femminili sono nell’atto di allattare al seno un piccolo e anch’egli riporta le sembianze da rettile. Mentre in un altro sito archeologico, Eridu, hanno scoperto delle statue di uomini rettile che tengono tra le mani un bastone o uno SCETTRO (4) forse come simbolo di potere!

Quindi si può capire da alcuni dettagli che chi ha rappresentato questo strano “popolo” ha voluto comunque comunicare che non appartenevano ad una classe sociale bassa, ma al contrario, erano in una posizione agiata! Lo si può capire, ad esempio, dagli ornamenti dei loro vestiti, dal copricapo, dal bastone che tengono tra le mani.
Quindi in definitiva che cosa sono queste statuette? Perché gli abitanti di Ubaid hanno pensato di plasmare tante statuette con queste forme bizzarre?
Ci sono diverse interpretazioni, anzi numerose, INFINITE INTERPRETAZIONI… che hanno causato non poche diatribe!! Insomma una sorta di Torre di Babele!
Sicuramente la spiegazione più in voga attualmente e, bisogna ammetterlo più affascinante, è quella secondo cui queste statuette non sarebbero altro che riproduzioni di un antico popolo non di questo mondo, approdato tanti anni fa sulla nostra Terra! Ed effettivamente a primo impatto questa interpretazione calza perfettamente anche perché sembrano state fatte in modo molto anomalo!

Ma, aspettiamo un attimo: è veramente così STRANO che siano state riprodotte in questo modo?
Analizziamo le statue nelle loro singole parti.
1.Innanzitutto i CRANI ALLUNGATI: è una pratica molto utilizzata in passato, chiamata dolicocefalia, compiuta in diverse parti del mondo, dall’Europa al Perù. Oggi a nessuno viene in mente di allungare volontariamente il cranio dei neonati, ma nell’antichità veniva fatto per indicare che quella persona apparteneva ad un ceto sociale più elevato (5).

2. Per quanto riguarda le SPALLE PRONUNCIATE, a prescindere che facciano parte del vestito o siano la forma del loro corpo, per me chi le ha riprodotte lo ha fatto forse per indicare un simbolo di dominanza, di potere o forse per incutere timore in chi li guarda. Diciamo che non è la prima volta che vedo delle statue con tratti più evidenti di altri (bocca, occhi, altezza, ecc.). Dipende che importanza dava quel determinato popolo a quella parte del corpo! Qui bisognerebbe conoscere la cultura di riferimento!

3. Altro aspetto importantissimo che troviamo in giro per il mondo sono i numerosi esempi di zoomorfismo (6)! Basti pensare alla religione egizia, secondo la quale gran parte degli dei assumevano forme ANIMALESCHE, come Anubi, dal volto di sciacallo oppure Horus, dal volto di falco. Oppure, ad esempio, nella religione indiana Ganesha è un dio indù dalla testa di elefante. Ma queste particolari raffigurazioni sono presenti in varie culture e le possiamo osservare in quella greca nel mito del Minotauro, ovvero un essere mostruoso dal corpo umano e dalla testa di toro, oppure il centauro, per metà cavallo e per metà uomo (7).

4. Invece i rettili erano così gettonati anche per la creazione di questi bizzarri reperti?
A quanto pare sembra proprio di sì.
Se ci pensiamo bene uomini rettile o uomini SERPENTE sono creature leggendarie menzionate nella mitologia e nel folclore di varie culture. Ad esempio i nativi americani Hopi raccontano dell'esistenza di una razza di uomini rettile che vivrebbe sottoterra chiamata Sheti o "Fratelli Serpente". Nella mitologia precolombiana, l'Eva primordiale di nome Bachue si trasforma in un grande serpente chiamato anche "Il Serpente del Cielo". Mentre nella mitologia greca il primo re mitico di Atene, Cecrope, era mezzo uomo e mezzo serpente, poiché nell'antichità il serpente era uno dei simboli della terra (8). E così via…

5. Ma perché proprio i rettili sono presi così di mira? Che ci hanno fatto di male?
Assolutamente nulla, ma è l’essere umano che ha “visto” in loro FASCINO, DISGUSTO, PAURA e POTERE: un mix perfetto per creare, con le proprie mani, creature spaventose e dominanti. E mi verrebbe da dire che ciò che è brutto viene etichettato come cattivo e invece il bello come il buono.

In definitiva: il fatto che ancora oggi non abbiamo informazioni sufficienti per capire perché questo popolo abbia rappresentato le statuine con sembianze da rettile, non ci dà il diritto di fornire delle conferme, come se sapessimo perfettamente cosa volessero comunicare! Purtroppo non c’è un’altra campana che dice la sua! Non c’è quel popolo antico che ci svela il mistero! Lo dobbiamo accettare.
Alla prossima.
Aria Shu.
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Note dell’articolo:
(1) https://readitaliano.com/wiki/it/Art_of_Mesopotamia; Hall, Henry R. e Woolley, C. Leonard. 1927. Al-'Ubaid. Ur Excavations 1 . Oxford: Oxford University Press.
(3) Gli anni e la partizione indicati del periodo Ubaid sono ancora dibattuti, ma comunque viene suddiviso in 4 fasi: Eridu (Ubaid 1): 5200-4800; Haggi Muhammad (Ubaid 2): 4800-4500; Ubaid "classico" (Ubaid 3): 4500-4000; Ubaid "tardo" (Ubaid 4): 4000-3500.
(6) Zoomorfismo è l'attribuzione di caratteristiche e qualità animali ad esseri umani o inanimati o a fenomeni naturali o soprannaturali, in particolare divinità.
Fonti articolo:
https://readitaliano.com/wiki/it/Art_of_Mesopotamia; Hall, Henry R. e Woolley, C. Leonard. 1927. Al-'Ubaid. Ur Excavations 1 . Oxford: Oxford University Press.
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