Privacy Policy Termini e Condizioni
top of page
Cerca
Immagine del redattoreAria Shu

UN PRESTIGIOSO TEMPIO SI ERGE SOPRA IL MONTE PARNASO, IN GRECIA. È IL SANTUARIO DI DELFI, LA CUI SACERDOTESSA, LA PIZIA, “PRONUNCIA” MISTERIOSE PROFEZIE. QUINDI È POSSIBILE PREDIRE IL FUTURO?

Aggiornamento: 23 set



Oggi facciamo un viaggio davvero speciale, mi verrebbe da dire “PROFETICO”, visto che è di profezie che parleremo, non riferito a luoghi o persone attuali ma andando indietro nel tempo ed in particolare nell’antica Grecia, dove si trova un misterioso santuario. 

Collocato a 500 metri di altitudine, a 8 chilometri dal Golfo di Corinto, sul Monte Parnaso, il Santuario di Delfi fu eretto nel IV secolo a.C. anche se le sue origini sono ben più antiche, poiché fu costruito sui resti di templi precedenti (1) dedicati al culto della DEA MADRE (2)

Rovine del tempio di Apollo.

Nel 390 d.C. esso fu distrutto dall’imperatore romano Teodosio I che fu impegnato a sradicare i culti pagani per poi imporre il cristianesimo come unica religione dell’impero. In seguito il santuario, ricoperto dalla vegetazione, fu ritrovato solo nel 1436 dal mercante e archeologo Ciriaco d’Ancona il quale scoprì statue distrutte e iscrizioni in greco e latino su lastre di marmo. Sfortunatamente, dopo pochi anni la Grecia divenne parte dell’impero ottomano e i resti del tempio rimasero sepolti fino al ritorno dell’indipendenza del Paese, ovvero nel 1832. Infine questo straordinario complesso fu restaurato nel 1938 e inserito nel 1987 tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO (3).

 

Ma come era fatto il santuario? In particolare questo?


Ebbene questo tempio è periptero, ossia intorno alla pianta è circondato da un portico con colonne, di cui sei doriche sulla facciata e quindici per ogni lato. Esso misura 21,64 per 58,18 metri e all’ingresso del tempio c'era la scritta: "CONOSCI TE STESSO(4).

Al suo interno era diviso in tre vani ciascuno adibito a specifiche funzioni religiose, ma la parte che a noi interessa è il noto ádyton ossia una stanza sotterranea segreta e misteriosa dove avveniva l’oracolo (5).

Pianta del Santuario di Apollo.

In particolare il rituale prevedeva in primis di sacrificare un animale, poi di pagare una quota dovuta e di aspettare il proprio turno in quanto a Delfi venivano persone da ogni angolo del mondo antico. Le domande venivano scritte su tavolette e portate alla Pizia, ossia alla sacerdotessa devota al Dio Apollo che, attraverso lo stato di trance, farfugliava il FUTURO (6) su questioni pubbliche e private, relative ad esempio alla legislazione, alle campagne militari, alla sepoltura dei morti o alla costruzione dei santuari (7) (8).

Una volta che la Pizia aveva dato il suo responso, questo veniva interpretato da un sacerdote che lo trascriveva, prima in versi e poi in prosa, e lo consegnava al fedele (9).

Ma entriamo nel dettaglio… Come avvenivano le visioni della Pizia?


All’interno della CAMERA SEGRETA, ovvero dell’ádyton, la sacerdotessa, che prendeva posto su un tripode, respirava dei presunti vapori che fuoriuscivano dalle rocce (10), pronunciando in seguito parole confuse e incomprensibili (11)

Nel corso dei secoli si è detto che i responsi dell’oracolo fossero prevalentemente esatti o abbastanza utili e anche lo storico greco Strabone sosteneva che fosse reputato il più veritiero del mondo. Eppure l’oracolo di Delfi era anche famoso per l’ambiguità delle sue sentenze (12).

John Collier; “L’oracolo di Delfi” (1891).

Un esempio celebre fu quello di Creso (560-546 a.C.), re della Lidia, una regione dell’Asia Minore, il quale chiese all’oracolo cosa sarebbe successo se avesse attaccato i Persiani. La criptica risposta fu che, in tal caso, avrebbe distrutto un grande impero. L’oracolo era corretto, ma fu l’impero di Creso ad essere distrutto e non quello persiano (13).

 

A questo punto c’è da chiedersi: che tipo di vapori venivano inalati dalle Pizie per ricevere delle visioni? Forse, come si sosteneva nelle credenze dell’epoca, erano manifestazioni divine inviate direttamente dal Dio Apollo oppure ci sono delle spiegazioni più concrete?


In tempi più recenti si è indagato se in queste zone antiche ci fossero delle dispersioni di gas che potessero causare nelle persone degli stati alterati di coscienza o comunque delle allucinazioni. Infatti un’equipe di studiosi (14), durante gli scavi svolti negli anni Ottanta e Novanta, scoprì che il santuario si trovava in una zona particolarmente attiva da un punto di vista SISMICO e che sotto alla stanza sotterranea vi era una fessura causata dall’incrocio di due faglie, dalla quale si ipotizza che fuoriuscissero dei gas (15). Quello che resta da chiarire è quale fosse il gas nello specifico e secondo Plutarco, l’odore che si percepiva era dolciastro, quasi un profumo delicato (16). Dopo numerose analisi e confronti, ne risultò che forse si trattava di etilene o benzene o anche di un mix tra metano e anidride carbonica (17).


Ma il mistero non finisce qui, perché ci sono studiosi che non sono d’accordo! A distanza di anni, nel 2015, altri nuovi studi hanno supposto, anche sulla base di fonti antiche (18), che le Pizie masticassero foglie di OLEANDRO capaci di provocare delle allucinazioni. Un’ipotesi questa a lungo sfuggita agli studiosi poiché nella Grecia antica l’oleandro era chiamato con il nome di alloro (19) (20).


Ma veramente le Pizie prevedevano il futuro? Oppure è solo una messa in scena? Possiamo paragonare gli stessi metodi che adottano, ad esempio, i moderni veggenti e astrologi?

Attraverso questo caso, ovvero dell’Oracolo di Delfi, possiamo avere alcune possibili risposte sia per le “antiche” premonizioni sia per quelle “moderne”.


1.LINGUAGGIO MISTERIOSO. Le parole della sacerdotessa erano incomprensibili e venivano poi “tradotte” e interpretate dai sacerdoti per poi essere riferite sotto forma di versi ai fedeli. In molti casi i responsi erano talmente ambigui che le interpretazioni erano del tutto personali. Una situazione che, se ci pensate, può essere molto simile quando ascoltiamo un/a veggente o leggiamo il nostro oroscopo. In particolare le frasi ambigue possono avere più spiegazioni e quindi più possibilità di azzeccare quella determinata premonizione (21).

Facciamo qualche ESEMPIO delle frasi presenti nell’Oracolo di Delfi: “Organizza matrimoni”, “Evita il male”, “Acquisisci la ricchezza in modo giusto”, “Sii grato”, “Accetta l’invecchiamento”, “Non vantarti quando sei forte”, “Giudica in modo incorruttibile” oppure “Rifiuta l’omicidio” (22).

 


2.ESSERE UNA “BANCA DATI”. Nel caso di Delfi, le sacerdotesse riuscivano a indovinare il futuro poiché possedevano già molte informazioni su quella determinata persona. Bisogna tener conto che questo luogo era un centro religioso dove affluivano genti da tutto il Mediterraneo, così il patrimonio di conoscenze raccolto nei secoli dal santuario di Apollo lo rendeva la più grande “banca dati” dell'antichità. Questo permise per esempio ai Greci di ottenere indicazioni geografiche attendibili sui luoghi in cui fondare nuovi insediamenti, spesso lontani dalla madrepatria (23).


Questa situazione, se ci pensiamo, può essere simile a quello che ci può capitare nel nostro possibile contatto con un/a VEGGENTE; chiaramente nella nostra piccola realtà. In particolare l’operatore magico potrebbe avere dei complici che indagano sulla nostra vita e venire a sapere i nomi di genitori, parenti, figli, eventi particolari ecc. È ovvio che più l’appuntamento è distante e più c’è tempo per poter raccogliere informazioni su di noi...


Ad ognuno la sua riflessione.

Con affetto.

Aria Shu

 



Copyright © 2023-2024, “www.mondidiaria.com” – Tutti i diritti riservati.



Note dell’articolo:

(1) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 24.

(3) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 24.

(4) Snell, B., I sette sapienti. Vite e opinioni, prefazione e traduzione di Ilaria Ramelli, Milano, Bompiani, 2005 [1938]. 

(5) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 24. 

(6) Harpur, J., Westwood, J., Atlante dei Luoghi Leggendari, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1990, p. 100.

(8) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 24.

(9) Harpur, J., Westwood, J., Atlante dei Luoghi Leggendari, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1990, p. 100.

(10) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 24.

(11) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 24.

(12) Harpur, J., Westwood, J., Atlante dei Luoghi Leggendari, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1990, p. 100.

(13) Harpur, J., Westwood, J., Atlante dei Luoghi Leggendari, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1990, p. 102.

(14) L’archeologo John Hale, il geologo Jelle de Boer, il tossicologo Henry Spiller, il chimico Jeff Chanton (Barandoni, C., I misteri dell'archeologia. Storia e segreti. Dalle piramidi a Stonehenge dalle sette meraviglie del mondo alla Sindone, Newton Compton Editori, Roma, 2016, p. 204).

(15) Barandoni, C., I misteri dell'archeologia. Storia e segreti. Dalle piramidi a Stonehenge dalle sette meraviglie del mondo alla Sindone, Newton Compton Editori, Roma, 2016, p. 204.

(16) Barandoni, C., I misteri dell'archeologia. Storia e segreti. Dalle piramidi a Stonehenge dalle sette meraviglie del mondo alla Sindone, Newton Compton Editori, Roma, 2016, pp. 206-207.

(18) Harpur, J., Westwood, J., Atlante dei Luoghi Leggendari, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1990, p. 100.

(19) Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020, p. 24.

(20) Harpur, J., Westwood, J., Atlante dei Luoghi Leggendari, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1990, p. 100.

(21) Polidoro, M., Il sesto senso. Strani fenomeni di vita quotidiana, Edizioni Piemme, Milano, 2000, pp. 45-47; 180-186.

 


Fonti articolo:

-Polidoro, M. & Bongiorni, F., Atlante dei luoghi misteriosi dell’antichità, Bompiani, Milano, 2020.

-Snell, B., I sette sapienti. Vite e opinioni, prefazione e traduzione di Ilaria Ramelli, Milano, Bompiani, 2005 [1938]. 

-Harpur, J., Westwood, J., Atlante dei Luoghi Leggendari, Istituto geografico De Agostini, Novara, 1990.

-Barandoni, C., I misteri dell'archeologia. Storia e segreti. Dalle piramidi a Stonehenge dalle sette meraviglie del mondo alla Sindone, Newton Compton Editori, Roma, 2016.

 


Fonti immagini: le immagini che trovi nel mio blog sono state prelevate da internet in molteplici copie e in siti senza copyright. Nel caso in cui, inavvertitamente, avessi pubblicato immagini coperte da copyright, mi scuso in anticipo e ti chiedo di comunicarmelo immediatamente. Grazie!

 

 

Comments


bottom of page
Termini e Condizioni