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Immagine del redattoreAria Shu

UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELL’ANIMA, PER CAPIRE CHE COS'E' E COME NASCE.

Aggiornamento: 10 gen 2022


Voi non avete idea di quante volte mi sono chiesta che cosa sia l’anima. Anzi vi dirò di più. Voi non immaginate quante volte io sia andata a rivedere la DEFINIZIONE di anima ma, ahimè, non riesco proprio a ricordarmela, forse perché non capisco CHE COSA sia veramente.


Spesso sbircio tra un blog e l’altro e quando si parla di anima leggo che a volte viene confrontata tra “diversi” modi di considerarla in alcune religioni, di solito quelle più attuali. Eppure nonostante parlino di questa “diversità” a me risulta che oggi le prospettive proposte verso la nostra “amica” siano pressoché simili. Quindi non smetto di avere dei dubbi e mi chiedo:


A. Forse, dopo tante teorie, finalmente si è capito che cos’è e quindi si hanno interpretazioni affini;

B. Oppure, nel corso della storia, le varie credenze si sono talmente influenzate a vicenda che le diverse concezioni di anima si assomigliano.


Mmmh… C’è qualcosa che non mi “torna” e sento il bisogno di andare indietro nel tempo, per sapere che cosa dicevano le antiche religioni e capire se le considerazioni del passato riguardo all'anima erano quasi simili a quelle di oggi!

Su forza! Saliamo sulla nostra MACCHINA DEL TEMPO e andiamo indietro, sempre più indietro fino ad arrivare all’ORIGINE, ossia quando l’uomo iniziò ad interessarsi all'anima, esattamente 75.000 anni fa!


Siamo arrivati all'Età della Pietra e buttando l’occhio nelle sepolture degli UOMINI PREISTORICI possiamo vedere che ci sono svariati corredi funebri, resti di animali, ornamenti, pollini, armi, tracce di ocra. Inoltre i loro defunti li sistemavano all'interno della tomba in posizione fetale e rivolti verso est, dove sorge il sole. Probabilmente perché speravano che la loro anima ritornasse nel grembo materno, pronta per RINASCERE. Ed ecco che, rispetto a quello che abbiamo trovato, possiamo ipotizzare che forse la parolina “anima” era già legata a qualche forma di credenza, espressa con simboli arcaici. Di conseguenza potrebbe essere che gli ominidi avessero già un loro modo di credere nella morte, nell'Aldilà e quindi nel SOPRANNATURALE (1).

I rituali funerari, fin qui osservati nel Paleolitico e nel Neolitico, li troviamo anche tra gli ANTICHI SUMERI, i quali consideravano l’anima IDENTICA AL CORPO, quindi desiderosa di cibo e bevande come quando il defunto era in vita. La chiamavano GIDIM (in accadico ETEMMU) descritta come evanescente, fatta come i sogni e le visioni (2).

Secondo gli ANTICHI EGIZI, invece, l’anima era DIVISA IN TRE PARTI: AKH, BA e KA. In particolare Akh era il potere magico della divinità o dello spirito (3); il Ka era il “doppio fisico”, ossia la forza vitale dell’individuo che ‘sopravviveva’ grazie all’imbalsamazione (4); infine il Ba, considerato il “doppio spirituale” della persona nonché la parte che più si avvicina al nostro concetto di anima (5) con la sua coscienza, personalità e memoria. Esso era rappresentato da un uccello blu con la testa del deceduto (6).

Per quanto riguarda gli ANTICHI GRECI, come molti di voi sanno erano ricchi di interpretazioni in merito. Ad esempio, per Omero l’anima era solo un’immagine del morto priva di mente, una sorta di OMBRA (chiamata EIDOLON) (7). Per Talete, l’anima era fatta d’ACQUA (8); per Anassimene invece l’anima faceva parte dell’ARIA (9); per Eraclito era una scintilla di FUOCO cosmico (10) ed egli diceva che era dotata di intelligenza, ragione e consapevolezza (11).

...E POI ARRIVÒ LUI, ebbene sì ragazzi, il nostro uomo: SOCRATE che, tra il 469 e il 399 a.C., ci diede una nuova visione di ANIMA, quella che assomiglia di più a come la intendiamo noi oggi, qui in Occidente (12). La novità sta nel fatto che il filosofo fece coincidere il concetto di psychè (ossia l’aria, il soffio, il respiro vitale) con la nostra individualità, personalità morale, COSCIENZA ed INTELLIGENZA (13). Lui non ha inventato l’anima ma non ha fatto altro che mettere insieme delle idee prodotte da filosofi precedenti (14).


Dopo questo viaggio nel tempo, ora che siamo RITORNATI AD OGGI, possiamo chiederci tranquillamente: “Sappiamo quindi che cos’è l’ANIMA? A quale definizione crediamo di più? Quella egizia perché “fa figo”? Oppure quella socratica perché è più vicina a quella che ci hanno insegnato?”

Sapete qual è il REALE PROBLEMA dell’anima? Che non la si può vedere, né toccare, che non è CONCRETA! Quindi le teorie nel corso della nostra storia umana… strabordano come un fiume in piena.

A volte penso che l’anima sia un nostro prodotto culturale poiché siamo noi che la pensiamo e siamo sempre noi gli ARTEFICI delle nostre speculazioni. Quello che diventeremo DOPO LA MORTE non lo sappiamo e può anche essere che l’anima non esista oppure che essa sia una CONOSCENZA non di questo mondo, che non possiamo SAPERE. Siamo esseri umani, ossia un puntino nell’universo in INFINITI UNIVERSI.

Cerchiamo di ricordarcelo!


Alla prossima.

Aria Shu.


Copyright © 2020-2021, “www.mondidiaria.com” – Tutti i diritti riservati.



Note dell’articolo:

(1) Centini, M., L’anima alla scoperta del principio della vita, Xenia edizioni nella coll. I tascabili, Milano, 2009, p. 13.

(2) Bottéro, J., L’Epopée de Gilgames, Gallimard, Paris, 1992, trad. it. Epopea di Ghilgamesh, L'eroe che non voleva morire, Edizioni Mediterranee nella coll. Orizzonti dello spirito, Roma, 2008, p. 222.

(3) Russo Pavan, A., Iniziazione ai Culti Egizi. Divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni, Edizioni Mediterranee nella coll. Iniziazione, Roma, 2000, p. 93.

(4) Bresciani, E. (a cura di), Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto, De Agostini, Novara, 2005, p. 43.

(5) Russo Pavan, A., Iniziazione ai Culti Egizi. Divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni, Edizioni Mediterranee nella coll. Iniziazione, Roma, 2000, p. 92.

(6) De Rachewiltz, B. (a cura di), Il libro dei morti degli Antichi Egizi. Il papiro di Torino, Edizioni Mediterranee, Roma, 2001, p. 162.

(7) Reale, G., Socrate. Alla scoperta della sapienza umana, Rizzoli nella coll. Saggi italiani, Milano, 2000, p. 198.

(8) Laurenti, R., Introduzione a Talete, Anassimandro, Anassimene, Editori Laterza nella coll. I filosofi, Roma-Bari, 1986, p. 75.

(9) Reale, G., Socrate. Alla scoperta della sapienza umana, Rizzoli, Milano nella coll. Saggi italiani, 2000, p. 205.

(10) Reale, G., Socrate. Alla scoperta della sapienza umana, Rizzoli, Milano nella coll. Saggi italiani, 2000, p. 202.

(11) Sarri, F., Socrate e la genesi storica dell’idea occidentale di anima, voI. I, Edizioni Abete, Roma, 1975, pp. 75-77.

(12) Anima è una parola di origine latina, mentre in greco ànemos è il soffio, vento, il cui significato si avvicina al concetto odierno di spirito.

(13) Sarri, F., Socrate e la genesi storica dell’idea occidentale di anima, voI. I, Edizioni Abete, Roma, 1975, p. 18.

(14) Reale, G., Socrate. Alla scoperta della sapienza umana, Rizzoli nella coll. Saggi italiani, Milano, 2000, pp. 189-190.


Fonti dell’articolo:

-Bottéro, J., L’Epopée de Gilgames, Gallimard, Paris, 1992, trad. it. Epopea di Ghilgamesh, L'eroe che non voleva morire, Edizioni Mediterranee nella coll. Orizzonti dello spirito, Roma, 2008.

-Bresciani, E. (a cura di), Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto, De Agostini, Novara, 2005.

-Centini, M., L’anima alla scoperta del principio della vita, Xenia edizioni nella coll. I tascabili, Milano, 2009.

-De Rachewiltz, B. (a cura di), Il libro dei morti degli Antichi Egizi. Il papiro di Torino, Edizioni Mediterranee, Roma, 2001.

-Laurenti, R., Introduzione a Talete, Anassimandro, Anassimene, Editori Laterza nella coll. I filosofi, Roma-Bari, 1986.

-Reale, G., Socrate. Alla scoperta della sapienza umana, Rizzoli nella coll. Saggi italiani, Milano, 2000.

-Russo Pavan, A., Iniziazione ai Culti Egizi. Divinità, simboli, rituali, magia, amuleti, invocazioni, Edizioni Mediterranee nella coll. Iniziazione, Roma, 2000.

-Sarri, F., Socrate e la genesi storica dell’idea occidentale di anima, voI. I, Edizioni Abete, Roma, 1975.


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